Il progetto Autonomi ma non Soli ha l’obiettivo di sostenere e accompagnare la vita in una abitazione autonoma di nostri ex ospiti con problemi di salute mentale e con una storia pregressa di Senza Dimora, per evitare che la raggiunta autonomia coincida con ricadute nelle precedenti fragilità.
Sono uomini e donne con problemi psichici che hanno conosciuto la vita di strada e l’assenza di una casa per tempi anche lunghi. Hanno poi affrontato e superato un percorso di recupero della propria dignità e una riattivazione delle proprie risorse interne con noi di Cena dell’Amicizia e che sono quindi arrivati alla possibilità di risperimentare una vita autonoma in una casa indipendente.
La necessità di organizzare un percorso di accompagnamento e di sostegno nasce dalla nostra stessa esperienza. Il raggiungimento dell’autonomia abitativa si è trasformato per alcuni nostri ex ospiti in un isolamento emotivo nel momento in cui non sono riusciti a creare un nuovo tessuto relazionale. Per loro il raggiungimento del traguardo di una abitazione autonoma, a lungo desiderato, si è rivelato un periodo difficilissimo con ricadute nelle vecchie fragilità che li avevano condotti alla vita di strada. Il rischio di ricadute naturalmente diventa maggiore in caso di persone con problemi di salute mentale in quanto le difficoltà relazionali aumentano e si aggiungono quelle relative alla cura di una casa o alla gestione di malattie fisiche.
Un lavoro di sostegno e monitoraggio periodico della situazione di queste persone significa prevenire le ricadute e quindi evitare prolungati ricoveri ospedalieri o reiterati accessi al Pronto Soccorso; inoltre riattivare le risorse residue delle persone con disagio psichico garantisce loro una vita dignitosa e riduce il rischio di comportamenti antisociali.
Il Progetto non offre un servizio parziale, a orario predefinito, ma un’attenzione globale e una serie di aiuti molto personalizzati.