Cena dell’Amicizia ha portato la povertà sotto i riflettori
Domenica 6 aprile abbiamo corso per le strade di Milano non solo con entusiasmo e determinazione, ma anche portando un messaggio potente di solidarietà. Su 103 organizzazioni non profit iscritte alla staffetta solidale, Cena dell’Amicizia era l’unica associazione a rappresentare la galassia di chi si occupa di Persone senza dimora. 32 runner per passione, divisi in 8 staffette, uniti da un obiettivo comune: sostenere Cena dell’Amicizia e le sue attività a sostegno delle persone che vivono in povertà e grave emarginazione. In particolare le loro gambe hanno corso per aiutarci a rinnovare il Centro di Accoglienza Clemente Papi che quest’anno festeggia 36 anni di impegno nell’offrire un luogo ospitale da cui persone gravemente emarginate possano ripartire. Il nostro metodo è di proporre ai nostri Ospiti non solo un tetto, ma un luogo che doni dignità, sicurezza e speranza. Devono trovare uno spazio curato e piacevole perché possano sentirsi davvero a casa loro, una casa in cui ricostruire le relazioni indispensabili a tornare a sentirsi parte di un tessuto sociale. Noi offriamo soprattutto una accoglienza relazionale; i nostri operatori studiano con e per le persone accolte progetti per il reinserimento sociale così da farle uscire dalle nostre strutture una volta raggiunto un certo grado di autonomia. MANCA POCO all’obiettivo di raccolta: partecipa anche tu alla corsa solidale su Rete del Dono: www.retedeldono.it/progetto/runforcenadellamicizia-milano-marathon
Sabato, invece, abbiamo vinto il Milano Non Profit Award per la categoria Diritti e Inclusione.
Si tratta di un riconoscimento promosso da Ma che Razza di Umani, video podcast che intercetta e racconta chi opera nel sociale, dedicato a chi si impegna a migliorare il territorio che abita con azioni di solidarietà e impegno civico a Milano e nella sua area metropolitana.
A ritirare il premio per Cena dell’Amicizia sono state Carla Gussoni e Sara Salteri; questi alcuni passaggi del discorso di Carla:
Cosa fa Cena dell’Amicizia? Fa accoglienza residenziale per persone senza dimora. Cioè diamo loro una casa! In una piccola comunità per 12 uomini, in un appartamento condiviso per 6 persone, in una rete di altri 21 appartamenti. Diamo una casa, non un tetto o un posto letto, una casa!
Questa risposta però trascura un aspetto che è ancora più importante cioè facciamo accoglienza relazionale per le 50 persone a cui diamo una casa e per altre 40-50 che vengono regolarmente tutti i martedì sera alla nostra cena dell’amicizia, che è quella che da il nome alla nostra associazione perché è quella che è nata prima, più di 50 anni fa.
(…) gli ospiti entrano nella nostre vite, diamo loro il nostro numero di telefono, ci chiamano quando devono correre all’ospedale..
(…) Facciamo progetti con le persone. Per fortuna esiste chi si occupa delle emergenze ma a noi piace fare un’altra cosa..lavoriamo sui piccoli numeri ma ci vogliono comunque un centinaio di volontari per più di 1.000 ore al mese di aiuto e 600 ore di personale dipendente perché ci vogliono anche i professionisti e un grandissimo lavoro di rete.
La nostra vittoria? Un modo per portare l’attenzione dei cittadini di Milano sul tema della povertà estrema.