Moscato dell’Amicizia: per una doce cenetta o da regalare!
Grazie alla Produttori Moscato d’Asti Associati Cena dell’Amicizia ti offre il Moscato dell’Amicizia!
il Moscato dell’Amicizia è un ottimo regalo di compleanno o per il Santo Natale, un contributo da portare ad una cena di amici, il vino da accompagnare ai tuoi dolci!
Non c’è un numero minimo di bottiglie da acquistare e le spese di spedizione sono incluse nella donazione di 10 € a bottiglia.
Ogni bottiglia ha il suo collarino di presentazione dell’iniziativa ma Cena dell’Amicizia può allegare anche una eventuale lettera di auguri personalizzata in base alle tue esigenze.
ORDINA IL TUO MOSCATO DELL’AMICIZIA
Chiamando Claudia al 339.7444299 o scrivendo a comunicazione@cenadellamicizia.it entro il 31 ottobre (le confezioni verranno recapitate a novembre o inizio dicembre)
E ricordati: è un regalo solidale al 100% in quanto la Produttori di Moscato D’asti ci regala le bottiglie e la spedizione in tutta Italia!
Qualche dato storico : il moscato era già largamente diffuso presso i greci e i romani. Il Muscatellum, opportunamente (per quei tempi) resinato, accompagnava le copiose libagioni dei latini.
Dagli ultimi approfondimenti scientifici pare infatti che il moscato sia stato proprio la prima uva ad essere coltivata, la progenitrice di tutta la viticoltura, dalla quale sono via via derivate tutte le infinite varietà oggi conosciute.
Oggi il moscato bianco ha trovato la sua zona di elezione in una ristretta plaga del sud del Piemonte. Una striscia collinare di cinquantadue piccolissimi comuni contigui appartenenti a tre province.
Al cui centro stanno Canelli, in provincia di Asti, Santo Stefano Belbo, in provincia di Cuneo e Strevi, in provincia di Alessandria. Un territorio con altissima vocazione vitivinicola che rientra in quella fascia pedoclimatica europea dove nascono i grandi vini.
Una zona benedetta per i vini che, qui, mantengono un bouquet di fruttato, una longevità e una classe inconfondibili.
Quest’uva, gialla dorata a maturazione, ogni anno attorno al 15 settembre viene pigiata come si faceva nel seicento (Giovanni Battista Croce, gioielliere di Casa Savoia, fu il primo a codificarne le regole di vinificazione). Si usano cioè pigiatrici a rulliu per una spremitura soffice, e subito vengono separate le parti solide, bucce e graspi, con torchi a delicata pressione, ad aria o ad acqua, sempre per rispettare l’integrità dell’uva.
Il succo ottenuto viene quindi trasferito in recipienti di acciaio inox, dove viene mantenuto al freddo, alla temperatura di zero gradi centigradi, per impedire la fermentazione.
Per maggiori informazioni sui Produttori di Mosato d’Asti vista il loro sito!