Inaugurazione della Casa di Alessia
Ieri abbiamo inaugurato la Casa di Alessia, un appartamento in condivisione per 6 persone autonome ma non troppo!
Significa che Casa di Alessia offrirà una casa e l’aiuto di un educatore al fine di aiutare 6 persone, uomini e donne, a superare un loro momento di difficoltà e trovare un equilibrio stabile.
Per 15 anni è stato il Centro di Accoglienza Notturno Femminile ma ritenevamo che fosse un peccato che il centro fosse solo per l’accoglienza notturna e siamo giunti alla conclusione che per le donne l’accoglienza notturna non era una risposta efficace.
Abbiamo così deciso di cambiare l’attività e di trasformarlo in una casa in co-gestione mista, altre associazioni hanno unito uomini e donne ed è andato tutto bene per cui ci proviamo anche noi!
Questa Casa è eredità di Alessia, non solo perchè era una super volontaria del Centro Notturno Femminile dove, con sua mamma e sua sorella, ha svolto una intensa attività di volontariato sempre coinvolte nelle relazioni con le persone che l’hanno abitato, ma anche perchè ha partecipato e orientato la scelta di questa trasformazione come Consigliere Direttivo.
Grazie Alessia e buona fortuna alla Casa di Alessia
Alessia Petitti era volontaria di Cena dell’amicizia da più di 15 anni, quando è mancata la scorsa estate all’età di 37 anni; prima presso il Centro Notturno Maschile, poi, fin dalla sua apertura nel 2002, al Centro Notturno femminile; con il suo carattere aperto e solare, il suo carisma e la sua empatia riusciva in poco tempo a fare amicizia e a entrare nel cuore delle persone , ma soprattutto lasciava aperto il suo cuore alle persone che incontrava, specie se in difficoltà; si faceva carico dei loro problemi, anche in senso materiale: a quanti traslochi ha contribuito quando un ospite finalmente poteva mettere su casa! Era una persona decisa e piena di iniziativa, e non si tirava mai indietro di fronte a compiti sia umili e poco ambiti, come organizzare le pulizie generali, sia di responsabilità, come preparare la giornata dei volontari. Entrata a far parte del Consiglio Direttivo nel 2013, fino all’ultimo ha dato il suo contributo di competenza e di idee, orientando la scelta di mantenere la destinazione almeno in parte femminile del nuovo progetto che ora porta il suo nome: la Casa di Alessia.