Methsiet è arrivata in Italia con il barcone e riparte per la Norvegia in aereo
La trasformazione dei mezzi di trasporto usati da Methsiet è un perfetto simbolo della sua trasformazione da ragazzina rifugiata politica a donna capace di gestire la propria vita. Tutto questo anche grazie a noi.
Ma incominciamo dall’inizio: 10 anni fa Methsiet decide di fuggire dalla sua terra, la Somalia, massacrata dalla guerra e grazie alla imprudenza dei suoi 20 anni durante il viaggio massacrante in barcone riesce a trovare le energie per conoscere e innamorarsi di Amanuel Per fortuna il viaggio ha un buon esito e la coppia sbarca in Italia però a questo punto Amanuel prosegue per la Norvegia dove ha dei contatti per poter ricominciare a costruirsi una vita mentre Methsiet si ferma pensando di raggiungere il suo amore in un secondo momento.
Methsiet viene, quasi fin da subito, accolta presso il nostro Centro Femminile (oggi Casa di Alessia) e con lei si incomincia a trovare una soluzione alle varie problematiche: c’è da seguire la pratica da rifugiata politica, una lingua da imparare, una autonomia emotiva ed economica da costruire, un compagno da raggiungere.
Questo ultimo aspetto risulta più complesso del previsto perché la Norvegia non vuole rilasciare il visto di ingresso per Methsiet nonostante Amanuel abbia trovato un lavoro stabile e i due si siano sposati con rito ortodosso.
Visto che la partenza per la Norvegia non è prossima Methsiet inizia a costruirsi una sua vita qui a Milano: trova un lavoro presso un Hotel e, a livello di sistemazione, Andrea e Cristina – il nostro responsabile dei progetti degli ospiti e la nostra responsabile degli appartamenti protetti- decidono che Methsiet è pronta per un passo importante, andare a vivere in nostro appartamento protetto.
Ma l’amore non conosce confini e così dalle sporadiche visite Amanuel in Italia nascono due bellissimi bambini! I figli sono una benedizione ma non è facile accudirli se si è da soli e Metshiet, non avendo parenti o compaesani a Milano, vive anni difficili perché ci sono problemi con i documenti necessari per iscrivere i figli al nido, di conseguenza perde il lavoro perché deve accudire i figli e così le sue entrate economiche diventano insufficienti. Ma per fortuna Metshiet non è da sola e la nostra rete di volontari si attiva per aiutarla a superare questi 3 anni molto difficili facendo la spesa per loro, raccogliendo vestiti e giochi per i bambini o festeggiando con loro i compleanni o la vigilia di Natale.
Per fortuna riusciamo a sistemare la questione documenti e i bambini vengono iscritti all’asilo e, sempre attraverso la nostra rete di conoscenze, Metshiet riesce a trovare un nuovo lavoro part-time presso due famiglie dove è molto amata ed apprezzata.
Il tempo passa e Methsiet è ormai autonoma economicamente, anche se con uno stipendio molto basso visto che può lavorare solamente quando i figli sono a scuola, integrata nel quartiere e nell’ambiente scolastico. La sua vita sembra ormai stabilizzarsi quando questa primavera arriva inaspettata una possibilità dalla Norvegia …se vuole ricongiungersi con il marito deve partire subito altrimenti il visto di ingresso le verrà negato per sempre!
Methsiet è appena partita per amore dei figli, per dare loro la possibilità di vivere anche con il padre, ma non è stata una scelta facile perché qui a Milano aveva iniziato a mettere radici, aveva trovato in Cena una seconda famiglia, tutte le estati partecipava alle nostre Vacanze dell’Amicizia mostrandosi sempre molto collaborativa ed apprezzata da tutti.
Per tutti coloro che hanno conosciuto Metshiet ed i suoi figli non è quindi stato facile salutarli e vederli partire in quanto in tutti questi anni abbiamo visto la trasformazione di una giovane ragazza spaventata e timorosa in una donna piena di orgoglio e dignità, che ha saputo prendersi cura dei propri figli e crescerli con grande amore ed attenzione.
Certamente questo piccolo nucleo famigliare resterà nei nostri cuori.