Ermanno Azzali e Scarp de Tennis

Dire che Ermanno era un uomo in continuo fermento non sembra sufficiente per raccontarlo a chi non lo ha conosciuto. La sua spinta e il suo impegno negli interventi a favore delle persone più fragili lo appassionava a tal punto da renderlo un precursore di molti interventi che oggi sono considerati “normali”, un vero e proprio “visionario” del sociale.

Uno dei tanti esempi è la storia di Scarp de Tenis, il giornale di strada che oggi viene venduto in tante città Italiane.

Era il 1994 l’anno in cui nasceva Scarp de Tenis per iniziativa della cooperativa editoriale Edizioni dell’Arco, sulla scia dell’esperienza dei giornali di strada già affermati di Francia e Gran Bretagna . L’obiettivo dichiarato era di sostenere i senza tetto dando loro una voce e un lavoro: durò 21 mesi perché “troppo difficile lavorare con i clochard” come dichiarò a Repubblica l’ideatore del progetto Mauro Baffico.

Già sul primo numero del 1994, però, su 5 articoli scritti da persone senza dimora ben 3 erano ospiti di Cena perché Ermanno fin dalla presentazione del progetto alla stampa si mise in contatto con i promotori del giornale proponendo la collaborazione di Cena. Sempre sul primo numero del 1994 uno degli articoli principali sul problema della “morte anagrafica” era a firma di Ermanno!

E quando il progetto fallì fu sempre Ermanno a raccoglierne l’eredità, facendosi promotore assieme a Suor Claudia Biondi di Caritas Ambrosiana dell’importanza di una tale iniziativa e creando i presupposti per il coinvolgimento della Camera del Lavoro prima e delle principali sigle Sindacali successivamente che diedero un forte sostegno allo sviluppo del giornale. 

Fu così che nel marzo 1996 nacque la seconda vita di Scarp, con la prima Redazione Editoriale/Giornalistica seguita dalla Cooperativa Oltre in via delle Leghe, e con la Redazione di Strada che si svolgeva attorno ai tavoli del soggiorno di via Val di Bondo, in Cena, con un primo gruppo di 5 ospiti e un Obiettore Caritas, tutti appassionati che scrivevano articoli, correggevano bozze, organizzavano l’attività dei venditori e gestivano il denaro guadagnato, oltre a tessere e ad allargare i rapporti con CGIL, CISL, UIL, centri di Ascolto e Parroci delle varie parrocchie di Milano, per creare relazioni e sensibilizzare sul valore del progetto. Il tutto “supervisionato” da Ermanno che indicava la strada, dava suggerimenti, sosteneva di fronte alle difficoltà, motivava quelli più titubanti e “cazziava” i meno fiduciosi.

Il successo del giornale si è fondato sulla spinta a “stare dentro” le relazioni e gli avvenimenti della città, tipica caratteristica di Ermanno che anche con le persone ospitate in Cena negli anni si è sempre impegnato per  riattivare le capacità relazionali andate perdute nella vita di strada.

Ermanno è stato l’ideatore e il promotore di tante iniziative che hanno fatto conoscere Scarp ai cittadini milanesi, come quando contattò ATM ottenendo di poter pubblicizzare il progetto del giornale di strada attraverso “il tram bianco”, un tram storico che veniva usato per degli eventi particolari facendolo girare per le vie di Milano: ancora oggi in Cena abbiamo i pannelli decorati che adornavano le fiancate del tram realizzate dal Liceo Artistico di via Haiech a Milano. Un’altra idea di Ermanno…

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