Bilancio dell’Associazione per l’anno 2016
Martedì 18 Aprile 2017 si è tenuta l’Assemblea annuale dei Soci e in tale occasione è stato eletto il nuovo Consiglio Direttivo per il triennio 2017-2020 ed è stato approvato il bilancio per l’esercizio dell’anno 2016.
Potete trovare la composizione del Nuovo Consiglio e i documenti inerenti il Bilancio alla pagina Chi siamo- la Struttura Associativa.
Qui di seguito riportiamo la parte iniziale della Relazione al Bilancio e una sintesi grafica del bilancio rimandando alla pagina dedicata per ulteriori approfondimenti.
Buona lettura!
Il 2016 è stato l’ultimo dei tre anni di mandato del Consiglio Direttivo eletto in circostanze difficili alla fine del 2013.
Questa relazione vuole quindi riassumere il percorso fatto in questi tre anni, non certo facili.
L’obiettivo dell’Associazione Cena dell’Amicizia è svolgere un servizio di aiuto a persone in stato di bisogno, e l’ambizione è quella di non rispondere solo a bisogni estemporanei, sia pure inderogabili, ma di offrire una via di uscita dai percorsi di emarginazione.
In questi tre anni abbiamo cercato di mantenere il livello dei servizi pur avendo dovuto ridurre il personale impegnato con gli ospiti dei Centri Notturni e Diurno; abbiamo allargato la presenza e il ruolo dei volontari e rinforzato il loro grado di responsabilizzazione; non abbiamo lasciato cadere nessuna occasione di confronto con l’ente pubblico perché non si dimenticasse delle persone di cui ci occupiamo (nuovo servizio residenzialità; battaglia per il diritto di residenza); abbiamo creato nuove collaborazioni con altri soggetti del privato sociale (Libera, Campagna Miseria Ladra). La quantità di lavoro richiesto per seguire tutto questo forse non riesce ad essere espressa dalla tabellina con le ore di lavoro volontario, e a volte ci chiediamo perché ci voglia così tanto impegno per occuparci in fondo di un numero limitato di persone; ma come dice un proverbio africano, per crescere un bambino ci vuole un villaggio; allo stesso modo, per risolvere i problemi di una persona emarginata ci vuole una vasta rete di aiuto e una moltitudine di azioni concertate.