Erano clandestini, oggi sono giardinieri
Questa è la storia di due giovani ragazzi albanesi, Aurel ed Adnand, che sono arrivati in Italia giovanissimi, ancora minorenni, in un’età in cui normalmente si frequenta la scuola, si pensa a divertirsi e a fare amicizie: quello che tutti noi ricordiamo come il periodo della “spensieratezza”. Ragazzini che sono venuti in Italia in cerca di una vita diversa da quella offerta dal loro paese di origine, lasciandosi alle spalle la famiglia e tutta la loro comunità di appartenenza.
Arrivati nella nostra città, in quanto minorenni sono stati ospitati in una comunità per minori fino al compimento dei 18anni perchè alla maggiore età, nel periodo in cui si fanno i primi progetti “da grandi”, la legge Italiana dispone che tu sia dimesso, che tu debba saper essere autonomo ed indipendente…se vuoi stare da noi. In questo passaggio è alto il rischio di perdersi e da clandestini divenire senza dimora e invisibili.
Fortunatamente, nel momento in cui si trovavano collocati presso un dormitorio pubblico (che mal si concilia con la possibilità di lavorare e non riesce proprio a sostenerti nel diventare adulti) le loro strade si sono incrociate con quelle di Cena dell’Amicizia attraverso un progetto di accoglienza in uno dei nostri alloggi per l’autonomia.
Per noi operatori è stata una grande scommessa: non tanto quella di trovare loro un lavoro, quanto piuttosto quella di costruire insieme a loro un futuro da cittadini consapevoli dei loro diritti e doveri. Investire sul futuro di Aurel ed Adnand ha rappresentato una sfida molto complessa ma anche molto gratificante.
Questi ragazzi si sono impegnati molto e soprattutto hanno saputo fidarsi di noi: hanno trovato lavoro presso un loro connazionale come giardinieri, lavorando anche 10 ore al giorno, ma contemporaneamente cresceva dentro di loro anche qualcosa di più, iniziava a nascere un sogno: l’ambizione, un giorno, di costruirsi una loro attività imprenditoriale. Ogni passaggio è stato condiviso con l’educatore, che nel tempo aveva costruito insieme a loro un rapporto basato sulla stima e fiducia reciproca. Quest’anno è finalmente arrivato il momento tanto atteso: insieme, hanno lasciato un lavoro da dipendente per iniziare una nuova avventura fondata sulla professionalità maturata in anni di sacrifici e rinunce.
In questi anni tra la nostra associazione e questi ragazzi si è creato un clima di gratitudine e fiducia: quando abbiamo bisogno di aiuto, ad esempio con il giardinetto di Casa di Alessia, loro sono sempre pronti e disponibili.
Aiutali anche tu facendo crescere la loro attività professionale perchè non c’è niente di meglio di diventare adulti tramite la professionalità e la dignità raggiunta attraverso un lavoro qualificato e significativo.
Se necessiti di un intervento professionale di giardinieri per il tuo giardino o il tuo terrazzo contattarli tramite CRISTINA, che è stata la loro educatrice di riferimento, scrivendo a 3accoglienza@cenadellamicizia.it