A ottobre 202 ti abbiamo aggiornato sulla situazione di Keita e abbiamo festeggiato con te il suo essersi avvicinato all’autonomia avendo trovato due lavori.

Oggi abbiamo un nuovo aggiornamento da darti e una richiesta di un piccolo aiuto per avvicinarlo ulteriormente alla piena autonomia..

Ma torniamo indietro nel tempo…Keita è arrivato in Italia dal Mali su un barcone e quindi quando è arrivato non aveva nulla, neppure i documenti. Il primo lavoro di Cena è stato in questa direzione; fargli avere il titolo di rifugiato politico, la carta di identità per poi accedere al sistema sanitario e di assistenza (assistente sociale, sussidi, ecc), insomma far si che per lo stato italiano esistesse. Sistemata la burocrazia la nostra educatrice aveva individuato una sartoria e marchio di abbigliamento italo africano, Kechic, che ha un progetto sociale in linea con i nostri e ha attivato insieme a loro una Borsa Lavoro del Celav del Comune di Milano, per Keita. Il tirocinio è stato rinnovato due volte, cosa ora non più fattibile.

Keita e la sartoria Kechic vorrebbero proseguire a lavorare insieme ma l’attività di Kechic in Via Pepe è iniziata da appena un anno e non è ancora così solida da poter mettere Keita a contratto con le loro sole forze.

Ma Kechic non si è arresa e ha pensato ad un crowdfunding per Keita e per poter lavorare ancora insieme.

Ecco il link per chi ci vorrà sostenere: https://www.produzionidalbasso.com/project/aiuta-kechic-a-crescere .Non è una raccolta fondi organizzata da noi ma dalla sartoria Kechic e riguarda Keita, che invece è un nostro ragazzo, e così ve la segnaliamo.

Kechic ha scelto la piattaforma Produzioni dal Basso per questa raccolta fondi e noi di Cena non siamo coinvolti quindi in caso di una vostra donazione i ringraziamenti vi verranno fatti da Kechic ma se ci darete notizia del vostro gesto sarà per noi un piacere aggiungere il nostro ringraziamento.