Ciao Lottario, a unirci 35 anni di amicizia
Purtroppo ieri è mancato Lottario, un nostro amico il cui legame con la Cena era nato circa 35 anni fa e lo saluteremo domani martedì 16 febbraio alle ore 11 presso la parrocchia del Santo curato d’Ars, in via Giambellino 127.
Ci tengo a ricordarlo con questo articolo sia per avvisare i volontari che lo hanno conosciuto sia perchè la sua è stata una storia difficile ma bella.
La sua disabilità, esordita negli anni dell’adolescenza, non gli aveva impedito di venire a lavorare a Milano a 18 anni, lasciando la famiglia contadina che lo aveva adottato da piccolo.
Gli piaceva viaggiare – era l’unica persona che conoscevo che avesse visto i famosi Buddha di Bamian, in Afghanistan, poi distrutti dai talebani – andare a teatro, al cinema, leggere… insomma era un buongustaio e una persona molto socievole che riusciva a legare con persone di ogni tipo.
Quando non è più stato in grado di lavorare a causa della sua disabilità è finito al dormitorio e ha cominciato a frequentare la nostra Cena del Martedì.
E’ stato con il nostro aiuto che ha fatto le pratiche per il riconoscimento dell’invalidità, per ottenere la casa popolare, per cambiare alloggio quando è stato indispensabile averne uno privo di barriere architettoniche, per avere l’aiuto che gli spettava dai servizi sociali.
Ma non solo, per me – che ho stretto amicizia con lui 35 anni fa quando svolgevo il servizio di volontariato alla Cena del Martedì – era un amico di famiglia. Ad esempio Lottario ha passato per anni il Natale con me e la mia famiglia e mio fratello lo portava in giro ovunque perchè erano diventati amici. Ma Lottario aveva anche tantissimi amici e amiche anche fuori da Cena dell’Amicizia.
Da meno di 3 mesi la sua situazione di salute aveva reso necessario il ricovero in RSA, e anche lì si era ambientato e aveva fatto nuove amicizie; oggi sarebbe stato il suo 69° compleanno, invece se ne è andato con una polmonite, resistente a tutte le cure che per due settimane gli hanno prestato in ospedale.
Cena dell’Amicizia è questo, lasciare che le persone diventino importanti per noi e permettere che noi si diventi importanti per loro.
Carluccia volontaria e Presidente di Cena dell’Amicizia